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Al centro, Marino Vitali e Massimo Nuti nello stabilimento indiano della Sabo-Hema

«Quando si parte?», Massimo Nuti non si immaginava certo questa risposta quando parlò a Marino Vitali, oggi direttore generale della Sabo Hema Automotive, del suo progetto per sbarcare in India. Tutto è nato da lì, da quel colloquio nel 2007.

Da allora tutto ha proceduto a grande velocità. Ad ottobre 2007, Nuti e Vitali erano già in India. Nel 2008 venne firmata la joint venture con la Hema Engineering Industries, il 10 gennaio 2010 è stato inaugurato lo stabilimento a Gurgaon (18 chilometri da Nuova Delhi). «Dopo 8 giorni abbiamo prodotto il primo ammortizzatore efficiente e funzionante, che ora si trova nel mio ufficio indiano», racconta Vitali, che il 3 novembre 2009 si trasferì con la moglie in India. «La nostra idea era di trasferire là la nostra tecnologia, le nostre competenze e professionalità. L’azienda doveva specializzarsi sia nei componenti originali (Oem) sia nell’after market, con la stessa qualità dei pezzi prodotti in Italia. Dovevamo trasferire lo stile del gruppo Roberto Nuti Spa: pulizia, ordine, efficienza, salubrità, per garantire alle maestranze di lavorare nel migliore ambiente possibile, nel rispetto delle persone e delle tradizioni culturali e religiose».

Il 27 giugno 2012 Vitali è tornato in Italia. «Sono rimasto direttore dello stabilimento con un ruolo di supervisione, nel 2013 farò diversi viaggi a Gurgaon».

Una scelta, quella dell’India, all’insegna dell’internazionalizzazione. «Prima di noi erano arrivati diversi concorrenti e, con prodotti inviati dall’Italia era impossibile competere. Ora invece la strada la  stiamo recuperando. A gennaio celebriamo il terzo anno di attività e guardiamo con fiducia al prossimo futuro. Gli obiettivi del 2013 sono il mantenimento degli ordini da parte della casa madre e un aumento del business in India e negli altri paesi asiatici e mediorientali».

V.Z.

Altre immagini dallo stabilimento Sabo-Hema